lunedì 1 marzo 2010

Inizia la primavera antirazzista

dal blog di Massimo Marini

Inizia lunedì 1 marzo la primavera antirazzista, l'iniziativa promossa in parallelo con Francia, Spagna e Grecia per far conoscere ai cittadini, il peso reale e l'importanza della presenza degli "stranieri" nel tessuto economico e sociale moderno. Se avete intenzione di partecipare, mandate un messaggio al numero giallo di adesione 320.204.35.14. Manifestazioni e iniziative sono previste anche a Cagliari. Tanto per farsi un'idea dell'incidenza sull'economia italiana degli stranieri, riporto uno stralcio dell'intervista che Vladimiro Polchi ha fatto al responsabile immigrazione della CGIL Pietro Soldini su Repubblica: "Il primo settore ad arrestarsi sarebbe quello delle costruzioni. Soprattutto nelle grandi città, dove la manodopera straniera raggiunge punte del 50%. I cantieri si fermerebbero di colpo. Poi toccherebbe all'industria manifatturiera: tessile, metalmeccanica, alimentare. Nelle fabbriche, infatti, i migranti svolgono ruoli chiave e sono difficilmente sostituibili. Un esempio? Gli addetti ai forni a ciclo continuo delle aziende di ceramica. Dopo l'industria entrerebbe in crisi l'agricoltura: la raccolta è in mano a immigrati stagionali e irregolari. Resterebbero vuoti i mercati ortofrutticoli. Poi sarebbe la volta delle aziende zootecniche: nella macellazione degli animali gli stranieri superano il 50% della forza lavoro. E ancora: nelle grandi città dovrebbero chiudere molti ristoranti, alberghi e pizzerie. Tra le famiglie si scatenerebbe il panico e un crollo della qualità della vita, per la scomparsa di badanti, colf e babysitter. Infine, ne risentirebbe la sanità: quella privata, dove lavorano quasi centomila infermieri stranieri e quella pubblica, che si avvale del loro lavoro tramite cooperative e piccole società di servizi".

giovedì 4 febbraio 2010

Gli emendamenti allo Statuto del PD Sardo, elaborati dalla Rete dei Circoli

1) Preambolo:
Il Partito Democratico della Sardegna valorizza l’autonomia e investe sulla specificità Regionale, è federato con il Partito Democratico Italiano.
Il Partito Democratico della Sardegna riconosce come principio fondante del nuovo partito la democrazia paritaria, espressione di una realtà in cui le donne sono chiamate a concorrere come e con gli uomini alla costruzione della società e al rinnovamento della politica; il nuovo Partito si ispira e applica in modo rigoroso il principio paritario nelle regole di composizione di tutti gli organi e nelle occasioni elettorali.
Il Partito Democratico della Sardegna assume le primarie come metodo e strumento di partecipazione democratica e di selezione della classe politica nel partito e nelle istituzioni.

2) Lo Statuto
Lo Statuto è il cuore del Partito Democratico, la carta fondamentale che motiverà ogni azione del Partito. E’ pertanto essenziale che esso sia, oltre che completo ed esaustivo, comprensibile a tutti coloro che lo vorranno leggere e utilizzare, così da guadagnare la dignità costituzionale che riteniamo che esso debba avere.
Pertanto chiediamo che il suo contenuto venga steso con linguaggio chiaro e forma semplificata. Per ottenere una forma chiara e facilmente comprensibile, riteniamo opportuno evitare ogni richiamo ad articoli o Statuti.
Auspichiamo, inoltre, che lo Statuto venga votato e approvato a larga maggioranza e non a maggioranza semplice

3) Regolamentazione delle primarie
Le Primarie hanno caratterizzato l’alternativa offerta dal nostro Partito e devono continuare a contraddistinguerlo nel presente e nel futuro.
Chiediamo che le Primarie vengano regolamentate dall’art. 18 dello Statuto Nazionale*.

Le posizioni sono risultate discordanti sull’opportunità di ridurre a due il numero dei candidati selezionati per le primarie dei segretari.

4) Doparie consultive (sostituisce il referendum ma NON le petizioni)
Le doparie rappresentano la naturale prosecuzione della filosofia inclusiva e partecipativa che il Partito Democratico Sardo ha deciso di perseguire con lo strumento delle primarie. Con le doparie l’elettore viene coinvolto, sia dal lato consultivo che da quello propositivo, nell’elaborazione politica e nella scelta dei progetti che il Partito Democratico Sardo intende sviluppare.
1. Le doparie consultive vengono indette su richiesta del Segretario regionale o del 30% dell’Assemblea regionale, ovvero da un numero di elettori pari al 3% degli iscritti al Partito Democratico Sardo, purché almeno il 10% dei richiedenti sia tesserato al Partito Democratico. Le doparie vengono indette allo scopo di ottenere un pronunciamento su di un tema specifico che deve essere elaborato e sottoposto in modo chiaro e sintetico agli elettori.
2. La proposta soggetta a doparie risulta approvata se ottiene la maggioranza dei voti validamente espressi. Le doparie hanno carattere consultivo, pertanto la decisione assunta dovrà essere approvata in Assemblea, nel qual caso diventerà vincolante per il partito.
3. In caso di approvazione, il tema della doparia non può essere sottoposto a ulteriore consultazione per almeno due anni.
4. Alle doparie indette dal Partito Democratico possono partecipare – sia alle fasi propositive che a quelle di voto – gli elettori come qualificati dall’art. 2 comma 3 dello Statuto nazionale che siano già registrati nell’Albo nonché quelli che lo richiedano al momento del voto o della proposizione.
5. Le norme dello Statuto non possono essere soggette a doparie.

5) Iscritti e residenza
Chiediamo che la norma che regola la partecipazione alle attività del Partito sia rivista inserendo un insieme di clausole che consentano a chi per motivi di studio, di lavoro, di domicilio chiede di poter cambiare circolo territoriale.
Riteniamo che questa riforma debba essere accompagnata anche da un’informatizzazione dell’anagrafica degli iscritti e degli elettori del Partito per una migliore gestione della partecipazione, così come indicato nel documento di Serrenti del 21/11/09.

6) Modalità di elezione degli organismi
- Le liste per l’elezione dei vari organismi (assemblee e direzioni ai vari livelli territoriali) non dovrebbero mai essere bloccate. Chiediamo pertanto che venga ristabilito il sistema delle preferenze individuali ai candidati. Per evitare che le liste si risolvano nella candidatura dei “soliti nomi” legati a calcoli preventivi, chiediamo che venga stabilito un sistema di costruzione delle liste per il quale vengano salvaguardate le candidature di giovani, donne e di persone mai candidate prima.
- Chiediamo che venga effettuata una revisione dei collegi elettorali attualmente previsti per le varie consultazioni interne al Partito perché riteniamo che la loro regolamentazione attuale penalizzi il lavoro sui territori.
- Ci opponiamo alla presenza di qualsiasi premio di maggioranza.

7) Modifica dell’art. 22 comma 2 della bozza dello Statuto
L’art. 22 comma 2 della bozza dello Statuto dice: “La direzione regionale è composta da 50 componenti eletti dall’assemblea, entro 30 giorni dal suo insediamento, con metodo proporzionale e secondo un criterio di equilibrio territoriale e da 10 componenti scelti dal segretario tra persone di rilevanza culturale, sociale e politica.”
Ci opponiamo nel caso specifico alla nomina dei “10 componenti scelti dal Segretario” e in generale a nomine arbitrarie di esponenti dirigenziali, siano esse fatte dal Segretario o dal Presidente. Riteniamo che qualsiasi nomina debba essere legata all’espressione di Iscritti e Elettori.

8) Limite dei mandati
Chiediamo che venga mantenuto il limite di due mandati per tipologia di carica (consiglio comunale, regionale, camera, senato, ecc.)

9) Caratteristiche degli organismi del Partito
Riteniamo che il numero di componenti delle Assemblee (ai vari livelli) sia troppo ampio. Pensiamo inoltre che sia paradossale avere delle Assemblee costituite da centinaia di delegati poco convocati e di Direzioni che, di fatto, sono l’organo maggiormente consultato. Chiediamo pertanto che le Assemblee siano più snelle.

10) Commissione di genere
Riteniamo che la presenza di una commissione di genere all’interno del Partito leda la dignità delle donne. Chiediamo pertanto che essa venga abolita.

11) Autonomia del Partito Democratico Sardo
Riteniamo che il principio dell’autonomia del Partito Democratico Sardo rispetto al nazionale debba essere meglio chiarita e sistematizzata.



*Articolo 18 dello Statuto nazionale.
(Elezioni primarie del Partito Democratico)
1. Per «primarie» si intendono le elezioni che hanno ad oggetto la scelta dei candidati a cariche istituzionali elettive.
2. Possono partecipare alle elezioni primarie indette dal Partito Democratico gli elettori già registrati nell’Albo nonché quelli che lo richiedano al momento del voto.
3. Il Regolamento per le elezioni primarie è approvato con i voti favorevoli della maggioranza dei componenti dell’Assemblea del Partito Democratico del livello territoriale corrispondente, sulla base del Regolamento quadro per la selezione delle candidature alle cariche istituzionali approvato dall’Assemblea nazionale con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti.
4. Vengono in ogni caso selezionati con il metodo delle primarie i candidati alla carica di Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione. Qualora il Partito Democratico concorra con altri partiti alla presentazione di candidature comuni per tali cariche, valgono le norme contenute nell’articolo 20 del presente Statuto. Le modalità di selezione delle candidature per le altre cariche di livello regionale e locale vengono stabilite dagli Statuti delle Unioni regionali e delle Unioni provinciali di Trento e Bolzano.
5. La candidatura a Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione può essere avanzata con il sostegno del dieci per cento dei componenti della Assemblea del relativo livello territoriale, ovvero con un numero di sottoscrizioni pari almeno al tre per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale.
6. Qualora il Sindaco, il Presidente di Provincia o di Regione uscenti, al termine del primo mandato, avanzino nuovamente la loro candidatura, possono essere presentate eventuali candidature alternative se ricevono il sostegno del trenta per cento dei componenti della Assemblea del relativo livello territoriale, ovvero di un numero di sottoscrizioni pari almeno al quindici per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale.
7. Le primarie per la scelta dei candidati a Sindaco, Presidente di Provincia, Presidente di Regione si svolgono con il metodo della maggioranza relativa.
8. Non si svolgono le elezioni primarie nel caso in cui, nei tempi prescritti dal Regolamento, sia stata avanzata una sola candidatura alla carica oggetto di selezione.
9. La selezione delle candidature per le assemblee rappresentative avviene ad ogni livello con il metodo delle primarie ovvero, anche in relazione al sistema elettorale, con altre forme di ampia consultazione democratica. La scelta degli specifici metodi di consultazione da adottare per la selezione delle candidature a parlamentare nazionale ed europeo è effettuata con un Regolamento predisposto sulla base del Regolamento quadro di cui al precedente comma 3 ed approvato di volta in volta dal Coordinamento nazionale con il voto favorevole di almeno i tre quinti (3/5) dei componenti, previo parere della Conferenza dei Segretari regionali.

Scarica il documento in pdf

venerdì 29 gennaio 2010

Si riprende con la Rete dei Circoli: la nostra proposta per lo Statuto del PD Sardo

Cari Democratiche e Democratici, riprende l'attività della Rete dei Circoli dopo la pausa necessaria per l'elezione dei Segretari Cittadini e Provinciali. Il 6 febbraio nell'ambito dell'Assemblea Regionale, verrà approvato lo Statuto del Partito Democratico Sardo. In questi giorni molti di noi si sono attivati sul territorio per discutere, elaborare e stendere una bozza emendata. E' opinione condivisa da molti di noi che compito della Rete debba essere quello di ottimizzare questo lavoro, incontrandoci per raccogliere ulteriori proposte provenienti oltre che da iscritti, da elettori e simpatizzanti, e concretizzarle in un documento unico e coerente, frutto di quello stesso spirito di condivisione, collaborazione e presenza capillare sul territorio che ha fatto nascere e anima la Rete dei Circoli. Una volta elaborato, il documento verrà presentato nell'ambito dell'Assemblea Regionale da coloro tra noi che ne fanno parte. L'incontro è pertanto fissato per lunedì 1 febbraio dalle 18 presso la sede del Circolo PD di Sardara in via Umberto I n.2. E' importante che tutti noi condividiamo e promuoviamo l'incontro con i nostri contatti perchè la partecipazione sia quanto più ampia possibile.

link all'evento su FB

lunedì 18 gennaio 2010

I risultati dei congressi di sabato 16 gennaio

dal sito de l'Unione Sarda "Congressi del Pd, nessuna novità. Prevale ancora l'area di Silvio Lai" - di Giuseppe Meloni

Thomas Castangia nella Provincia di Cagliari, Giuseppe Pirisi in quella di Nuoro, Carlo Careddu in Gallura: sono loro i vincitori dei tre congressi provinciali del Pd ancora in bilico (negli altri cinque, celebrati ugualmente ieri, c'era un solo candidato alla segreteria). Affermazioni nette e non scontate: il voto degli iscritti - i segretari sono stati eletti dai soli tesserati - nel complesso tratteggia una conferma per la maggioranza che sostiene il leader regionale Silvio Lai. Anche se i tre vincitori delle competizioni interne hanno alle spalle schieramenti non sovrapponibili. Come a Cagliari: la candidatura di Thomas Castangia , ingegnere 35enne, sembrava votata alla marginalità, essendo fuori dalle grandi correnti. Proviene infatti dall'area che, il 25 ottobre, aveva sostenuto Ignazio Marino per la segreteria nazionale. Il nome di Castangia era stato proposto da alcuni circoli territoriali, con la benedizione del presidente della Provincia di Cagliari Graziano Milia, leader regionale della Marino. Poi aveva conquistato il sostegno di Chicco Porcu, consigliere regionale in distacco dall'area soriana di Francesca Barracciu. Ma il 5 gennaio, alla chiusura delle candidature, sul giovane mariniano si è chiuso un accordo anche con la maggioranza del partito, cioè i bersaniani di Silvio Lai. Anche perché, dall'altra parte, l'area Franceschini-Barracciu e i bersaniani di Giampaolo Diana presentavano un candidato comune: tra l'altro un nome di tutto rispetto, Davide Carta, anche lui un ingegnere, ex segretario provinciale della Margherita. In teoria la candidatura partiva favorita: sommando i consensi delle due aree al congresso regionale, tra gli iscritti, si arrivava al 52 per cento. Ieri invece si sono fermati al 40, o forse più giù (a tarda sera i conteggi erano ancora in corso), segno che la frattura con Porcu ha fatto molti danni. Stesso esito a Cagliari per la segreteria cittadina, partita giocata dagli stessi schieramenti: Egildo Tagliareni, per l'asse Barracciu-Diana, è stato sconfitto da Yuri Marcialis , che ieri notte veniva dato vicino al 70 per cento. Senza storia il confronto nella Provincia di Nuoro: il segretario sarà l'ex consigliere regionale Giuseppe Pirisi , candidato dall'area Lai e vincente con circa il 78 per cento (l'82 in città). L'area Barracciu, che sosteneva invece il sindaco di Orgosolo Francesco Meloni, va peggio che a ottobre: il che potrebbe allontanare l'ipotesi delle primarie per la presidenza della Provincia, invocate da questa componente, e rendere ancora più sicura la ricandidatura del presidente uscente Roberto Deriu, uomo forte della maggioranza interna. Ha votato Bersani e Lai, alle primarie di ottobre, anche il neosegretario provinciale della Gallura, Carlo Careddu , capogruppo in Consiglio comunale a Olbia. Ma nel nord-est la divisione del Pd attraversa le varie componenti, visto che il principale sostenitore di Careddu (che ha ottenuto circa il 57 per cento) era il senatore Gian Piero Scanu, area Franceschini. Così come dalla Franceschini proviene il candidato sconfitto, il sindaco di Oschiri Antonio Perinu, spinto però dal consigliere regionale Pier Luigi Caria che a ottobre era entrato nell'assemblea regionale del Pd in quota Lai. Tutto più semplice nelle restanti cinque province, in cui c'era un solo candidato segretario. A Sassari è eletto Giuseppe Lorenzoni , provenienza Margherita, già sindaco di Castelsardo e consigliere regionale Ppi (dal 1994 al 1999). È considerato vicino a un altro ex consigliere di area Dl: Giovanni Giagu. Nel capo di sopra, l'accordo tra le correnti interne ha fatto sì che, lasciando la segreteria provinciale all'area Lai, la mozione Franceschini potesse esprimere il segretario cittadino, anche in questo caso eletto unitariamente: Giovanni Isetta , avvocato quarantenne vicino al deputato Guido Melis. A Oristano il candidato unico era Gianni Sanna , consigliere comunale nel capoluogo. Non è un bersaniano (per la segreteria nazionale sosteneva Marino) ma nella competizione regionale ha votato Silvio Lai. Nel Medio Campidano, invece, via libera a Mirko Vacca , segretario Pd di San Gavino, saldamente nella maggioranza interna. In Ogliastra il segretario è un altro ex consigliere regionale diessino, Franco Sanna . Anche lui area Bersani-Lai come del resto Emanuele Cani , eletto unitariamente nel Sulcis dov'è stato assessore provinciale ai Lavori pubblici (prima della rottura tra il Pd e il presidente Pierfranco Gaviano, che ha portato quest'ultimo verso l'Udc). Ieri si celebravano anche altri congressi cittadini, oltre a quelli di Cagliari e Sassari: precisamente a Quartu, Carbonia e Iglesias. Partita aperta, almeno in teoria, solo nel primo caso, con la contrapposizione tra Marco Piras (area Bersani-Diana) e Francesco Piludu. Ma Piras, sostenuto dal lettiano Marco Meloni, ha vinto molto nettamente: la sua percentuale è attorno all'86. Nel Sulcis nessun brivido per Bruno Saba (mozione Franceschini-Barracciu) e Carla Cicilloni (Bersani-Lai), eletti senza concorrenti rispettivamente a Carbonia e a Iglesias.

mercoledì 13 gennaio 2010

Incontro di presentazione del candidato alla Segreteria Provinciale di Cagliari Davide Carta

Mercoledì 13 Gennaio alle ore 18.30 nella sede PD in Via Emilia, incontro con DAVIDE CARTA , candidato alla segreteria provinciale del partito e con EGILDO TAGLIARENI e MARCO PIRAS candidati rispettivamente alle segreterie cittadine (Cagliari e Quartu S. Elena). Rappresentano la lista FUTURO DEMOCRATICO (frutto di un accordo unitario), appoggiata dalle mozioni Franceschini/Barracciu e Bersani/Diana.

Incontro di presentazione del candidato alla Segreteria Provinciale di Cagliari Thomas Castangia

Documento programmatico del nuovo segretario del PD per la Provincia di Oristano - Gianni Sanna

I tag del PD che vorrei - Documento programmatico del nuovo segretario del PD per la Provincia di Oristano - Gianni Sanna

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